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Consigli di igiene orale
A cura della Dott.ssa Hilary Ferrari
► Evento formativo di igiene dentale: Il paziente Covid come riconoscerlo e come trattarlo

Un sorriso bello e curato è senza alcun dubbio il miglior biglietto d visita che abbiamo a disposizione.
Prendersi cura dei nostri denti e della nostra bocca è un piccolo impegno capace di ripagarci ampiamente del tempo investito con un sorriso sano e luminoso.
Tutti ormai conosciamo l'importanza di una corretta igiene orale e le conseguenze che la scarsa cura dei nostri denti può avere (carie, gengivite, malattia parodontale, alitosi solo per citare le conseguenze più frequenti).
Eppure sono ancora tanti i pazienti che non dedicano la giusta attenzione alla loro igiene orale o che incorrono in errori anche piuttosto gravi, convinti invece di prendersi cura dei propri denti nel modo migliore.
Ecco perchè ho deciso di stilare questo elenco di 10 consigli da mettere subito in atto per una corretta igiene orale ed una prevenzione efficace della maggior parte delle patologie più comuni che affliggono il cavo orale.

1. Spazzolare i denti dopo ogni pasto
 


Questo è ovviamente il primo consiglio, il più importante di tutti.
In generale è buona norma spazzolare i denti dopo i pasti principali per evitare che rimangano residui di cibo in bocca che possono essere utilizzati dai batteri per produrre acidi che portano a carie.
Durante la notte la salivazione diminuisce e questo comporta la mancanza della normale azione pulente che si ha durante il giorno. In questo periodo di tempo i batteri tendono ad accumularsi più facilmente e al mattino, se passiamo la lingua sui denti, noteremo che non sono lisci.
È fondamentale quindi spazzolare i denti almeno mattina (anche se non si fa colazione!) e sera ma possibilmente anche dopo pranzo.
Lavare i denti una sola volta al giorno non è sufficiente perché, già in 24 ore, il biofilm batterico può cominciare a mineralizzarsi sui denti, formando il tartaro.

2. Preferire lo spazzolino elettrico

 


Lo spazzolino elettrico è ormai riconosciuto come strumento più efficace per la pulizia dei denti, rispetto allo spazzolino manuale.
E' importante però sceglierne uno con doppio movimento: rotatorio e oscillatorio.
Inoltre, come per lo spazzolino tradizionale è bene prediligere testine non troppo dure che possono risultare troppo aggressive per le nostre gengive causandone la retrazione.
Una testina con setole morbide e delicate è altrettanto se non più efficace, a patto di spazzolare i denti per il tempo necessario e correttamente, quindi almeno 4 secondi su ciascun lato di ogni dente (4 secondi davanti, 4 secondi all'interno e 4 secondi sopra).

3. Utilizzare filo interdentale e scovolino

E’ bene sottolineare che lo spazzolino è indispensabile ma NON sufficiente per una perfetta igiene orale. Pertanto, per detergere gli spazi interprossimali si dovrà ricorrere all’ausilio di filo interdentale e/o scovolino in caso di capsule, ponti o enti più distanziati tra loro.

4. Attenzione alla scelta del dentifricio



Quando ci troviamo davanti agli scaffali del supermercato è facile lasciarsi influenzare da pubblicità e falsi miti che non sempre ci portano a scegliere il dentifricio più adatto.
In linea di massima la scelta migliore è orientarsi su dentifrici al fluoro non aggressivi.
Il fluoro è un minerale essenziale per il benessere dei nostri denti, lo sappiamo bene, per questo è utile utilizzare dentifrici che lo contengano. Al contrario sconsiglio i dentifrici che contengono particelle abrasive o principi attivi aggressivi perchè a lungo andare rischiano di indebolire lo smalto dei nostri denti.
Una seconda raccomandazione riguarda la quantità di dentifricio da utilizzare che dovrebbe essere appena un velo sullo spazzolino. È sempre bene ricordare che ciò che rimuove la placca è l'azione meccanica dello spazzolino... non il dentifricio!

5. Seguire una corretta alimentazione



Limitare i cibi ricchi di zucchero, in particolare dolci, snack, merendine e bibite gassate, poiché i depositi di sostanze zuccherine sono l’ambiente preferito dei batteri, la cui proliferazione si può manifestare sottoforma di lesioni cariose.
Questo vale, ovviamente, soprattutto per i bambini, più attratti dai cibi zuccherini: ecco perché è meglio dar loro il buon esempio, eliminare questi alimenti ed educare i più piccini a una corretta igiene orale.
Inoltre, anche dare loro bevande zuccherate per addormentarsi, intingere il ciuccio nel miele, sono pessime abitudini di cui spesso si sottovalutano gli effetti negativi, ma è bene tenere a mente che le carie sono estremamente diffuse anche nei bambini molto piccoli.

6. Non fumare



Il fumo ha effetti negativi su tutto il nostro organismo e la nostra bocca non ne è certo esente, anzi.
Gli effetti negativi del fumo sono in buona parte riconducibili agli effetti irritanti e cangerogeni presenti nel fumo, oltre che all'effetto vasocostrittore della nicotina che diminuisce l'afflusso di sangue e quindi ossigeno alle gengive.
Le gengive dei fumatori hanno minor capacità rigenerativa ed una minor tendenza al sanguinamento anche in caso di parodontite (non funzionando più da campanello di allarme).
Le ricerche hanno evidenziato come i fumatori siano più predisposti al tartaro, alla recessione gengivale ed alla carie, tralasciando altre patologie del cavo orale.

7. Attenzione ai segnali lanciati dalla bocca



Denti più sensibili del solito, alitosi, sanguinamento delle gengive possono essere segnali che qualcosa non va. In questi casi la tempestività è importante!
L’ablazione del tartaro professionale può in molti casi evitare l'insorgere di problemi e patologie anche gravi evitando ad esempio che una gengivite possa sfociare in parodontite.

8. Controlli periodici dal dentista e igiene professionale



I controlli periodici dal dentista sono il miglior strumento di prevenzione che abbiamo a disposizione e dovrebbero essere programmati in base alle esigenze individuali.
Per la maggior parte dei pazienti sono doverosi due controlli annuali, mentre pazienti con problematiche particolari come gengiviti ricorrenti o parodontite necessitano invece di controlli ancora più ravvicinati a 3/4 mesi.
La visita di controllo può essere abbinata o meno ad una seduta di igiene orale professionale necessaria per rimuovere il tartaro e il biofilm batterico sopra/sottogengivele responsabile di gengivite e malattia parodontale.
La placca infatti accumulandosi si trasforma in tartaro che non può essere eliminato con il normale spazzolamento ma è necessario procedere alla detartrasi o ablazione del tartaro con gli strumenti del dentista (in genere ultrasuoni). La frequenza di questa detartrasi varierà in funzione della predisposizione individuale all'accumulo di tartaro.

9. Consigli per bambini e donne in gravidanza




Bambini e donne in gravidanza sono due categorie che necessitano di curare con particolare attenzione la propria igiene orale eppure, in entrambi i casi, molte false credenze li tengono lontani dallo studio dentistico.
Nel caso dei bambini ad esempio molti pensano che non serva portarli dal dentista fino a quando non sono spuntati in bocca tutti i denti definitivi, ma abbiamo già visto come invece una corretta igiene orale sia importante fin da prima che spuntino anche i dentini da latte e che le visite dal dentista sono il migliore strumento per verificare il corretto sviluppo dei denti e tenere lontano le carie, per cui dovrebbero essere una routine a partire dai 3 anni circa.
Per quanto riguarda le donne in gravidanza, molte evitano di sottoporsi alle sedute di igiene professionale, rimandandole a dopo il parto, non sapendo che in gravidanza gli ormoni rendono le gengive particolarmente sensibili e a rischio di gengivite. Per non parlare del fatto che proprio in gravidanza sedute ravvicinate possono bloccare sul nascere eventuali carie allontanando il rischio di doversi sottoporre ad interventi invasivi.

10. Attenzione al fai da te
 


l fai da te, quando si tratta della propria salute non è mai una buona idea. Anche pratiche apparentemente innocue e poco invasive possono avere effetti collaterali, piccoli o grandi e in taluni casi a lungo andare risultare nocive.
Qualche esempio? Dentifrici aggressivi, paste abrasive o bicarbonato utilizzati per sbiancare i denti rischiano di danneggiare lo smalto e causare ipersensibilità dentale.
Colluttori aggressivi che a lungo andare possono alterare il delicato equilibrio dei batteri della nostra bocca e infiammare le gengive o sensibilizzare i nostri denti.
Spazzolini con setole dure che a lungo andare possono graffiare lo smalto e causare gengiviti.

 
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